Forme scolpite, volumi ben definiti raccordati da linee nette che creano movimento: il design della Ghibli rapisce lo sguardo ponendo l’accento sulla sportività e, come accadde con la prima Ghibli del 1967, conquista grazie alla sua spiccata personalità. Osservando la filante silhouette è facile notare i parafanghi anteriori e posteriori che vanno a fondersi in un volume centrale, esaltando la dinamicità delle linee.


Il frontale è dominato dalla caratteristica calandra Maserati, dove i listelli verticali convessi si ispirano alla GranTurismo e ad un’icona del passato come la berlinetta A6 GCS. La tradizionale forma ovale della calandra si evolve in una forma più squadrata e si restringe nella parte superiore, nel punto in cui convergono gli aggressivi proiettori, che sfruttano abilmente la tecnologia led per esaltare il forte carattere della vettura.

Proseguendo lungo la fiancata, superati gli immancabili tre sfoghi d’aria dietro alle ruote anteriori, si sviluppano due sinuose linee che si uniscono prima di lasciare spazio alla muscolarità dei parafanghi posteriori. Il montante posteriore triangolare, con l’iconico logo Saetta in evidenza, e la finestratura con porte senza telaietto donano alla vettura l’aspetto di una slanciata coupé, nonostante valori di lunghezza e passo al vertice del segmento.

Al posteriore, il disegno rastremato del cofano baule è la naturale continuazione dell’abitacolo mentre i due proiettori a led fungono da elemento di congiunzione con i parafanghi. Un look sportivo a cui contribuiscono anche i doppi terminali di scarico e la vasta scelta di cerchi a disposizione, da 18” (standard) fino a 21”, che parlano il più puro linguaggio stilistico Maserati integrando nelle razze il logo del Tridente.